Viaggio nel giallo.

La natura che ci circonda ci rende felici.

Su 100 fiori 33 sono bianchi e 28 sono gialli… Vi potrei raccontare che il giallo è un colore primario e che a livello mentale stimola la funzione cerebrale favorendo la lucidità e la concentrazione …
Ma tutto questo lo potete trovare con una veloce ricerca su internet.
Quando fate una passeggiata e vi trovate davanti a un campo di fiori gialli, cosa provate?
Il mio sguardo rimane fisso sul giallo e dentro di me inizia una trasformazione; da prima, davanti a tanto splendore, ho la sensazione che mi manchi l’aria, poi sento come delle vertigini e delle vibrazioni partono dalla bocca dello stomaco e velocemente si estendono in tutto il corpo. La mia bocca si apre leggermente e senza controllo escono due parole  espresse con gioia “ CHE BELLO!”. Da quel momento in me tutto è cambiato, come se avessi ricevuto una carica vitale, come se fossi stata investita da una scarica elettrica che mi ha donato una immediata euforia, schiacciando paure e nervosismo e aumentando all’istante la fiducia in me stessa.

Il giallo per le sue caratteristiche luminose tende a evadere dai confini invadendo tutto ciò che lo circonda. E’ un colore che spinge al movimento alla ricerca della libertà; è sicuro,  sempre allegro e sorridente; quando gli passi accanto la sua risata ti coinvolge e ti ritrovi a ridere con lui perdendo ogni controllo dettato dalla mente. Ha un carattere espansivo, gli piace sperimentare mischiarsi con gli altri, donando la sua essenza radiosa, gioiosa e positiva. Chi ha la fortuna di unirsi al giallo non può che mutare e assorbire tutte le caratteristiche meravigliose di questo colore.

Kandinsky scrisse:
“Il giallo può essere paragonato ad un eccesso di furore, alla cieca follia e frenesia… musicalmente corrisponde al suono di una tromba suonata sempre più forte”.

Il giallo brillante viene associato al sole in tutte le culture e quindi al calore, alla forza, alla luce e alla creazione. Alla gioia del giallo brillante si contrappone il significato negativo dei toni più pallidi e vividi.  In Occidente ha assunto nel tempo un carattere negativo e in particolare come racconta l’antropologo Michel Pastou: “Dal Medioevo la concorrenza sleale dell’oro ha creato l’infamia del giallo che, da simbolo positivo e splendente che brilla e illumina, ha assunto un carattere negativo di colore spento, triste, trasformandolo in un simbolo di tradimento, inganno, menzogna”. “Il bacio di Giuda” dipinto da Giotto (1303 – 1305), nella Cappella degli Scrovegni a Padova, nella drammatica scena della cattura di Cristo, dipinge Giuda, quando si avvicina a Gesù per dargli il bacio del tradimento e l’ampio mantello giallo di Giuda avvolge entrambe le figure. Giallo che si distingue dall’aureola dorata intorno alla testa di Gesù. Quindi il giallo associato al tradimento.

Eppure se mi dite “giallo” la mia mente torna al prato fiorito, al giallo raggiante e luminoso dal quale siamo partiti e non penso neanche per un attimo che possano esistere altri gialli. Il giallo tenue e pallido è un giallo al quale gli è stata tolta la luce e di conseguenza rimane all’interno dei suoi confini, perde la vivacità e non travolge, non provoca forti emozioni, anzi dà una sensazione di silenzio, più è pallido e più sembra che tutto rallenti dando una sensazione di immobilità. Il giallo pallido mi ha ricordato i  quadri di Walter Lazzaro, dove l’utilizzo del giallo pallido per dipingere le barche o la sabbia del mare fa provare la sensazione appena descritta di silenzio e immobilità.

Con la comparsa dei colori ad olio nei tubetti molti pittori si innamorarono del giallo cromo perché con il suo utilizzo riuscivano a trasmettere meglio le emozioni. Si narra che Van Gogh arrivò a mangiare il colore dal tubetto nella speranza che avrebbe portato la felicità dentro di lui. Nelle lettere al fratello Theo egli scrisse a proposito del giallo:”Supponiamo che io debba dipingere un paesaggio autunnale, degli alberi con foglie gialle. Bene. Che differenza fa se lo concepisco come una sinfonia gialla, o se il mio giallo fondamentale sia o no il giallo delle foglie? Ciò aggiunge o toglie ben poco: molto dipende, anzi, tutto dipende dal sentimento che provo dell’infinita varietà di toni di un’unica famiglia”.

Van Gogh racconta al fratello Theo anche le emozioni diverse che provoca un’altra tonalità, il giallo verde:”Nel mio quadro sul caffè di notte ho cercato di esprimere l’idea che il caffè è un posto dove ci si può rovinare, diventar pazzi, commettere crimini. Inoltre ho cercato di esprimere la potenza tenebrosa quasi da mattatoio, con dei contrasti tra il rosa, nero e rosso sangue e il feccia di vino, tra il verdino Luigi XIV e il veronese, con i verdi gialli e i verdi blu intensi, il tutto in un’atmosfera da Fornace infernale di zolfo pallido”.

Mi fermo ad osservare altri quadri di Van Gogh: “I Girasoli” , “ La casa Gialla”, “Il seminatore al Tramonto”.

Le tante sfumature di tonalità di giallo presenti nei quadri di Van Gogh attirano la mia attenzione e un attimo dopo quel giallo si addentra in me, illuminando le emozioni e facendosi strada in profondità, evidenziando il bello e il brutto della mia  essenza per poi risvegliarmi un attimo dopo dinanzi al quadro che si è caricato di significato. Come davanti ad uno specchio, lì troviamo riflessa la nostra anima, ogni maschera cade e siamo costretti ad accettare il bello e il brutto. Così l’incontro con il giallo brillante, il giallo caldo e il giallo pallido ci rivela ogni sfaccettatura del nostro stato d’animo. La sua luminosità fa luce e chiarezza e il suo calore ci dà forza. E’ una sensazione completamente diversa dall’incontro con il prato giallo.

HASSAM CHILDE “la stanza dei fiori”

La luce gialla che si irradia  dalle due grandi finestre in questa splendida stanza e il vaso di fiori in primo piano, mi danno carica, forza ed energia. Osservando questo quadro ho la sensazione di osservare il prato giallo dall’interno di un grande tronco d’albero. Vi sembrerà un parallelo strano ma il colore e la luce calda di questa stanza mi fanno sentire in un luogo sereno e sicuro,  dal quale è possibile osservare e immergersi nel paesaggio e nella natura per ore.
Quello che vi ho raccontato è il mio viaggio nel giallo, è importante osservare i colori che ci circondano, vivendo a pieno il momento e lasciandovi trasportare dalle emozioni. Sono sicura di aver stimolato la vostra capacità innata di osservazione risvegliando il piacere di meravigliarvi e stupirvi del bello che ci circonda.  Vi invito a condividere con me il vostro viaggio nel giallo attraverso le parole o le immagini che vi hanno emozionato.

Miria Mesiano Pittrice istintiva

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