Viaggio nel blu – parte prima

Ritengo i colori esseri viventi: I colori hanno un loro carattere e se li ascoltiamo ci emozionano con i loro racconti . 

Sul confine tra Italia e Francia… ho incontrato il blu.  E’ al centro di un panorama meraviglioso, circondato dalle cime verdi delle montagne, con le mucche al pascolo e poco più lontano si intravede il bianco del ghiacciaio. In realtà il paesaggio lo vedi dopo, perchè il blu assorbe tutta l’attenzione; è come se la notte, andando via, abbia dimenticato lì il suo colore, quel blu intenso ma non ancora nero. Guardandolo senti la temperatura fredda senza toccarlo, il suo colore compatto non permette di capire la profondità. L’arrivo del sole gli dona luminosità e il blu sembra prendere vita, diventando come il colore del cielo durante l’ora blu. Percorrendo il sentiero che ti permette di girare intorno al lago, il mio sguardo è fisso, non riesco a smettere di guardarlo. Solo a metà sentiero, concedendomi una pausa, seduta su una roccia, mi accorgo che i pensieri hanno perso di pesantezza lasciando spazio al vuoto e al silenzio. Prima c’ero io e il lago poco dopo c’era solo lui. Non so quanto sia durata la mia assenza, ma seduta su quella roccia mi sono sentita un’altra, avevo trovato la calma e riordinato i miei pensieri.

Mi guardai intorno e mi accorsi di essere circondata da splendidi fiori gialli, rosa, lilla, bianchi, …ma ancora una volta, in questo luogo magico, è il blu che attira la mia attenzione, un fiore m ai visto, blu indaco. Un fiore così piccolo che con il suo colore riesce ad annientare tutti gli altri compreso i vivaci gialli, un fiore capace di catalizzare la mia attenzione al punto di farmi sentire parte dei suoi petali, come se la mia anima avesse abbandonato il mio corpo per entrare in quel blu. Presto è arrivata la sera ed essendo parcheggiati con il camper vista lago ho potuto osservare i cambiamenti dei colori con il calare del sole.u.  Un blu che non ti dona solo la calma ma è capace di farti andare oltre il terreno, come sanno fare solo le stelle del cielo. Quando la mia anima è tornata un sorriso è nato in me. Non un sorriso sul viso, ma un’allegria che parte dalla pancia e fa sorridere la bocca dello stomaco, mi sono sentita leggera, rilassata e un’alta fiducia in me e nelle mie intuizioni aveva riempito il vuoto.

Dopo il tramonto, nel crepuscolo che precede l’oscurità , tutto si ferma: i fiori si chiudono , gli uccelli tornano nei nidi , le mucche hanno fatto rientro alle stalle, tutto si avvolge di un blu violetto e il silenzio si diffonde. Sembra il colpo di coda del giorno, l’ultimo momento luminoso che annuncia la notte. Pochi minuti di ora blu e la notte ha cominciato a nascondere tutte le forme, dalle più lontane alle più vicine. Qui non ci sono le luci create dal’ uomo e la notte è buia, il blu  diventa sempre più vicino al nero, svegliando paure e facendomi sentire inquieta. Il colore della notte fa pensare alla fine di ogni cosa, poi, davanti all’assenza di ogni cosa, si è pervasi da una strana quiete che accompagna fino al sonno.

Fissa dunque il tuo sguardo nel blu del cielo. È un oggetto infinito, senza limiti. Non pensare, non dire: “Che bello!”, non fare apprezzamenti. Se cominci a pensare, ti sei bloccato. I tuoi occhi non si muovono più dentro il blu infinito. Muoviti e osserva, non fare altro. Non creare parole: diventerebbero una barriera. Non dire nemmeno “cielo blu”. Non verbalizzare. Deve restare solo uno sguardo puro e innocente, perso nel blu del cielo. Quello sguardo non ha fine; continuerai senza sosta a guardare in esso, e all’improvviso diventerai consapevole di te stesso, poiché non esiste alcun oggetto, ma solo un vuoto. Come mai? Perché quando esiste un vuoto, i sensi diventano inutili.

(Osho)

Vi invito a condividere  il vostro viaggio nel blu, attraverso le parole o le immagini che vi hanno emozionato.

Miria Mesiano Pittrice istintiva

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